Il sale: mediatore tra energia e materia
Il sale è l’ultima forma di materia che rimane quando la vita biologica si dissolve e diventa strutturalmente più sottile. Già oltre un secolo fa, il medico tedesco Wilhelm Schùssier, ideatore della terapia ai sali Schùssler, fornì la prova che la cenere che si ottiene dalla cremazione dei cadaveri umani non è che l’insieme dei sali di cui il corpo è costituito. Sale è però anche il residuo ultimo della combustione dei rifiuti nei moderni inceneritori. Naturalmente a nessuno verrebbe in mente ingerire il sale che proviene dai prodotti di scarto, ma ciò non toglie che si tratti di sale a tutti gli effetti.
L’uomo primitivo sapeva, come lo sanno gli animali, che il sale gli era vitale. Perciò custodiva i luoghi in cui esso veniva trovato come se fossero stati scrigni di preziosi tesori. Più tardi, il sale si conquistò l’appellativo di “oro bianco” e diventò causa di lotte di potere e di guerre. l’lmpero Romano addirittura pagava i suoi mercenari con il sale: di questo costume si trova oggi traccia nel vocabolo“salario”. In realtà, per la sopravvivenza degli uomini, il sale contava più dell’oro.
(tratto da Acqua & Sale di B. Hendel – P. Ferreira. Macro Edizioni)
Il significato della parola “sale”
(tratto da Acqua & Sale di B. Hendel – P. Ferreira. Macro Edizioni)
La parola “sale” ricalca il latino “sal” e deriva da “sol” (latino) che in tedesco è sinonimo di “Sole”, e significa “acqua salsa” o “soluzione salina”, ma sta anche per “il sole”, cioè la stella attorno a cui gravita il nostro sistema planetario. Nel suo significato sia comune che mitologico, la “sole”, la soluzione salina, è quindi “luce solare liquida”, energia luminosa liquida, incorporata in una struttura geometrica in grado di creare la vita e di conservarla. Anche le parole ci portano a comprendere da dove proviene la vita: dalla “sole”, la soluzione idrosalina del nostro mare primordiale.(…)
Per i Celti, Il vocabolo “Hall”, sale, aveva un’altra accezione, indicava infatti anche un certo tipo di “suono”, cioè un effetto acustico con un lungo riverbero, insomma ciò che chiamiamo ”vibrazione”. Se avessimo conservato questo antico significato, oggi, invece di dire: “Hai bisogno di sale?” chiederemmo: “Hai bisogno di vibrazione?” (…)
Ancora oggi in geologia il sale cristallino puro viene denominato con il termine “halite” in cui indoviniamo di nuovo la parola celtica “hall”, vibrazione, e l’assonanza con “Lit”, luce.
Parafrasando liberamente, il sale cristallino, ovvero l’halite, è quindi “luce vibrante” o “vibrazione luminosa” ed ha proprietà:
- Mucolitiche
- Antibatteriologiche
- Antinfiammatorie
- Immunomodulatrice
- iposensibilizzante